
La Storia
La nobile famiglia De Beaumont è proprietaria di queste terre e del castello di Castelvetere sul Calore dal 1600. Risale al 1658 l’atto di acquisto da parte di Niccolò Giuseppe De Beaumont che pagò alla Regia Corte il prelievo del feudo di Castelvetere.
Come tutti i feudatari e latifondisti, anche la famiglia De Beaumont ha, tra le sue proprietà, delle terre a vigneto. Per i Baroni il lavoro manuale era da considerarsi disdicevole ed erano pertanto le donne della famiglia ad occuparsi delle proprietà terriere e della campagna, anche grazie al matrimonio con l’altra importante famiglia di Castelvetere, i Del Percio, imprenditori e commercianti. La prima donna della famiglia ad occuparsi dei vigneti, della produzione e vendita del vino, fu la bisnonna di Fabio, donna ENZA e, dopo di lei, la nonna Alessandra, che fino ai suoi 80 anni, avrebbe continuato a lavorare all’interno della cantina e che ancora oggi è voce autorevole sulla produzione del vino.
Fabio ci consegna un ricordo che la vede intenta a lavare le damigiane e a sgridare tutti quando i lavori non venivano fatti secondo i suoi standard.
Alla morte del Barone, che avviene nel 1985, ci si vedrà però costretti a interrompere la produzione e a limitarsi alla vendita delle sole uve alle cantine che stavano piano piano nascendo sul territorio. Sarà la Baronessa Alessandra a prendersi cura di tutte le proprietà. Intanto Fabio cresce e si laurea in Giurisprudenza. Il resto è storia recente, anzi recentissima.
La famiglia decide di tornare a vinificare in proprio le uve per la produzione del DonFà, il vino fortificato aromatizzato con le foglie di amarena, la raccolta delle quali cambiò per sempre la vita di Fabio. Successivamente si tornerà anche alla produzione di vino fino alla decisione di creare il Macchiusanelle, etichetta dedicata al vino prodotto da sole uve barbera provenienti dal vigneto storico a piede franco piantato dal bisnonno. Ecco quindi che si apre un nuovo capitolo… Fabio guarda lontano, alla sua terra da ripopolare e da rilanciare.