La Storia
Quando nonno Raffaele agli inizi del ’900 passeggiava per la sua vigna di certo non poteva immaginare ciò che le generazioni a seguire avrebbero creato.
Dalla semplice produzione di uva per uso personale e da conferire ad altre aziende, alla creazione dell’azienda Agricola nel 1996, alla nascita della cantina nel 2014 fino alla realizzazione della struttura recettiva che al suo interno celebra e richiama l’antica arte dell’otium romano.
Il nome dell’azienda deriva da un’antica pietra di confine con incisa una M che era stata ritrovata all’interno del vigneto storico. Queste terre infatti facevano parte delle proprietà del Castello di Ottaviano, acquistato da Bernardetto de Medici nel 1567.
Erano stati proprio i grandi vigneti ad attirare l’attenzione di Bernardetto che all’epoca si estendevano per l’appunto anche a San Giuseppe vesuviano e a Terzigno. La pietra è ancora conservata e testimonia, se ancora ce ne fosse bisogno, la grande continuità vitivinicola delle terre vesuviane.
Oggi Bosco de Medici è diventata un’azienda ambasciatrice del territorio. All’interno della proprietà, oltre alla cantina e al ristorante, è stato costruito un resort elegante e raffinato.
L’esperienza che viene offerta è a tutto tondo e tocca tutti gli aspetti che questa terra può regalare. Se vi capita di passare da queste parti non predetevi l’occasione di visitare l’orto, nel passare sotto l’arcata di zucche pendenti che conduce al suo interno mi sono sentita come Alice nel paese delle meraviglie; oppure una colazione in vigna o un giro a cavallo, immergetevi in quell’atmosfera che solo in certi contesti si può assaporare.
Qui si respira l’antica Roma, la nobiltà del riconoscere le proprie origini, l’orgoglio di essere lavoratori della terra e l’accoglienza tipica di queste genti.
